MSAC

PARTECIPAZIONE A 368°

Il secondo incontro MSAC dell’anno scolastico 2018/19, svoltosi il 28 novembre presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Pezzullo di Cosenza, è stato un incontro “fuori dagli schemi”. Il tema cardine è stato, infatti, il 1968 e l’occasione dell’anniversario di robusta “cifra tonda”, come il cinquantenario, il Movimento Studenti non se la lascia mica scappare!

L’incontro è iniziato con un’attività ludica che ci ha messo al corrente, nel gioco, di alcuni degli innumerevoli avvenimenti di alta risonanza che hanno particolarmente segnato il 1968, tra questi abbiamo l’uccisione di Ernesto ”Che” Guevara, la «Primavera di Praga», o ancora il grande festival di Woodstock. L’incontro, gradualmente, è riuscito ad attirare l’attenzione anche degli studenti più disinteressati: probabilmente grazie al delicato argomento quale è il ’68, probabilmente grazie alla fantastica testimonianza di Biagio Politano che è riuscito a farci calare letteralmente a 368° nell’atmosfera e nel rivoluzionario clima dell’anno che ha segnato la fine di un’epoca dallo stile «verticale».  Il 1968 ha lasciato alle proprie spalle tutto ciò che opprimeva il grido di una gioventù soffocata dal rigido sistema del dopoguerra e ha esaltato valori di libertà e d’individualismo. Ci è bastata un’oretta per comprendere che le chiavi di lettura di quell’anno variano in relazione ai diversi punti di vista, ma agli occhi di noi studenti è e resterà un mito, piuttosto che un evento consegnato ai libri. A prescindere dalle diverse svolte che ha dato alla nostra storia fino ad oggi, negative o positive che siano.  È quasi impossibile per noi nati nel terzo millennio comprendere la mentalità di un mondo completamente diverso dal nostro, ma anche questa volta il MSAC ha fatto centro e ci ha portato a riflettere sulle fondamenta che ci ha costruito quella generazione e che purtroppo sono sfociate in un estremo senso d’individualismo nei confronti della società: un fenomeno che sta alla base delle problematiche che segnano ed etichettano la nostra generazione.

Il nostro vero obiettivo di studenti portatori del messaggio dell’Azione Cattolica è proprio quello di abbattere l’individualismo a scuola e nella vita di ogni giorno. Non indicando la strada, ma creandola.

Solo così facendo possiamo annunciare, sull’esempio datoci dagli spiriti rivoluzionari del Maggio francese, “Ce n’est qu’un début!”

                                                                                                                                                       Un saluto da Amantea

                                                                                                                                         Chiara, Alessia, Giulia e Arianna