L'Angolo della ZanzaraRiflessione

Perché non proviamo a cambiare?

Oltre alla “evangelizzazione in uscita” fisica (o geografica) della propria sede vi è anche la “evangelizzazione in uscita” mentale dalle proprie abitudini consolidate.
Pensiamo al nostro modo di condurre gli incontri interni di Azione Cattolica. I più diffusi sono costituiti da una persona che parla e da altri che ascoltano e poi al termine fanno qualche domanda. Ovviamente la risposta è data sempre subito e singolarmente da chi ha parlato. L’incontro non è molto vivace, ma ormai ci siamo abituati.

Perché non proviamo a cambiare?

Proviamo a leggere un brano delle letture festive domenicali, senza alcun commento; invitiamo i presenti a riflettere per qualche minuto, e poi invitiamoli a dire brevemente quello che pensano sull’argomento. Lasciamo che parli chiunque, senza interromperlo, e poi passiamo la parola a una persona indicata inizialmente come guida, sacerdote o laico, per un breve commento sulla discussione.

Evitiamo rigorosamente i battibecchi a due, e poi, se la guida non era il parroco o l’assistente ecclesiastico, chiediamo a lui di riassumere la discussione o di concludere.

Questa modalità di conduzione dell’incontro è molto utile, perché permette di conoscere quali sono i veri pensieri dei presenti, e quindi di orientare meglio l’evangelizzazione successiva.