MSACSettore Giovani

Un Movimento Studenti di Azione e per l’Azione

In seguito all’Oktoberfest, in cui si è parlato di un ideale Consiglio d’Istituto, il Movimento Studenti di Azione Cattolica lo scorso venerdì è risceso in campo presso il Liceo classico Gioacchino da Fiore a Rende portando con sé una tematica non troppo distante da quella degli incontri precedenti: la partecipazione. A differenza degli altri studenti, per noi di Amantea questo è stato il nostro primo incontro MSAC. Dopo essere stati stuzzicati dagli argomenti che il Movimento promuove, abbiamo deciso di salire in treno fino a Rende dalla marina e ne è assolutamente valsa la pena!

L’incontro è iniziato con la visione dello spezzone iniziale e finale del film Breakfast Club, la cui trama racconta di un gruppo di ragazzi frequentanti la stessa scuola inizialmente sconosciuti tra loro, ma accomunati dalle etichette che superficialmente gli erano state attribuite dal preside. Dopo l’input datoci dal film, ci siamo divisi in tre gruppi e ognuno si è soffermato su un diverso significato del termine “partecipazione”.  Ci siamo interrogati sul ruolo che ognuno di noi svolge nella comunità scolastica, che può essere ben paragonata a istituzioni di maggior rilievo per la sua organizzazione. Inoltre, appartenendo ognuno ad istituti diversi, abbiamo confrontato le problematiche con le quali ogni studente ha a che fare e, nonostante il divario tra una disfunzione e l’altra, le soluzioni sono pressappoco simili: alla stessa maniera di un edificio, la scuola e anche la società sono formate da mattoni che s’incastrano tra loro in modo funzionale. Come ben sappiamo noi studenti, un fattore negativo è capace di rendere negativo tutto il prodotto e questo è quello che avviene anche in ogni tipo di società. Per far si che il muro della comunità non si sgretoli, ognuno di noi deve occupare un determinato posto in essa come un vero e proprio partecipante a trecentosessanta gradi. Andare a scuola non significa passare cinque ore seduto al banco a riscaldare la sedia aspettando quasi con desiderio l’ultimo suono della campanella. Andare a scuola significa confrontarsi, crescere, definire la propria personalità che porterà ognuno di noi a essere persone attive nella società e perché no, a realizzare i propri sogni. Sin dai tempi dell’asilo siamo stati educati in classe come delle pecore del gregge, ma ogni studente ideale dovrebbe avere come scopo del suo percorso di studio una formazione che non riguardi solo cultura generale ma che si preoccupi anche del mondo che lo circonda in maniera attiva. Un Movimento Studenti di Azione e per l’Azione.

                                                                                                                     Un saluto dalla marina,

Alessia Mannarino