Meglio di così: sui passi di Pier Giorgio
«Tu mi domandi se sono allegro, e come non potrei esserlo? Finché la fede mi darà la forza, sarò sempre allegro.»
Con queste parole di San Pier Giorgio Frassati è iniziato il pellegrinaggio della Presidenza diocesana di Azione Cattolica, che dal 17 al 19 ottobre accompagnata dalle famiglie, dagli assistenti e da mons. Checchinato si è messa in cammino sui luoghi cari del giovane beato.
Un pellegrinaggio durante l’anno Giubilare e l’anno frassatiano, per riscoprirsi insieme nella Fede, riconoscendosi parte di una Chiesa in cammino, chiamata a testimoniare con gioia il Vangelo nella quotidianità, guidati dalla figura di Piergiorgio, amico e Testimone.
Grazie al “Frassatour” è stato possibile riscoprire la figura di Pier Giorgio attraverso lettere, testimonianze, oggetti e racconti, cogliendo la profondità del suo amore per il Signore, per la montagna, per la convivialità e il servizio agli ultimi.
Il pellegrinaggio ha fatto tappa al Santuario di Oropa, luogo caro a Frassati in cui si recava all’alba prima che la sua famiglia si svegliasse. Lì l’incontro con l’Azione Cattolica di Milano ha reso la celebrazione eucaristica, presieduta dal don Gianni, un intenso momento di preghiera condivisa.
Il pellegrinaggio è continuato al Monastero di Bose, dove fra Luigi D’Ayala Valva ha proposto una catechesi sul brano della Trasfigurazione, brano che accompagnerà quest’anno associativo, offrendo spunti preziosi e sottolineando l’importanza della Parola, prima di ogni cosa.
Il pellegrinaggio si è concluso nella chiesa di Santa Maria di Piazza, dove Pier Giorgio partecipava all’adorazione notturna, la celebrazione eucaristica domenicale presieduta sempre dal nostro vescovo.
Pregare negli stessi luoghi in cui lo ha fatto Piergiorgio, ritornare a percorrere i suoi passi e guardare da vicino i luoghi in cui ha vissuto, lo ha reso ancora più vicino, come un amico che accompagna silenziosamente il cammino della fede e che ricorda la bellezza di vivere il Vangelo nella semplicità della vita quotidiana.
Sono stati giorni in cui ci si è potuti fermare e sostare, riscoprendosi famiglia associativa che cammina insieme e che cresce alla luce della Parola.
La presenza delle famiglie, che custodiscono e sostengono il cammino e il servizio, con la presenza dei più piccoli ha reso ancora più unitario questo pellegrinaggio.
Non si può non essere grati per la presenza degli assistenti e del Vescovo, che anche in questa occasione hanno donato un prezioso senso di accompagnamento e guida ma contemporaneamente anche sperimentare la bellezza del camminare insieme.
Un pellegrinaggio, all’interno dell’anno Giubilare e dell’anno Frassatiano, vissuto nella gioia della fraternità, nello spirito dell’ascolto e della preghiera, certi – con le sue parole – che “l’avvenire è nelle mani di Dio, e meglio di così non potrebbe andare”.





