MSAC

CIPS 2018

L’11 Marzo 2018 è terminata un’esperienza stupenda che ha lasciato un qualcosa di singolare all’interno dei cinquanta e oltre studenti provenienti da Calabria e Sicilia, il CIPS cioè Campo Interregionale Per Studenti. Durante il campo abbiamo riflettuto sul perché andiamo a scuola e sul come partecipare in maniera attiva e responsabile nella vita scolastica attraverso le varie attività svolte durante le giornate, grazie anche agli interventi di testimoni come il professore di filosofia e storia Giorgio Sottilotta, con il quale abbiamo avuto la possibilità di confrontarci senza filtro, e alcuni ragazzi delle diocesi che hanno partecipato a questo evento. Il momento che più ci ha fatto riflettere è stato il deserto personale, nel quale ci siamo trovati di fronte a quattro temi inerenti alla nostra vita, cioè Dio e fede, il tempo, lo spazio e le persone, dove ognuno di noi si è potuto confrontare con sé stesso grazie a varie domande poste, brani del Vangelo e vari documenti che ci hanno accompagnato per tutto il campo. Altra attività significativa è stata realizzare un progetto di stampo msacchino da portare nelle scuole, che riguardasse quattro categorie inerenti cioè organi collegiali, alternanza scuola-lavoro, valutazione e inclusione, e che si basasse sui primi quattro articoli fondamentali della Costituzione studiati nel pomeriggio. In tutta Italia erano quasi seicento, la loro passione, il loro impegno e la loro dedizione sono arrivati fino a Reggio Calabria, sede del nostro campo. Ci siamo resi conto che c’è bisogno di ciascuno di noi, c’è bisogno della fatica di confrontarci, perché non possiamo sognare da soli un futuro migliore per le nostre scuole. Ed è per questo che alla fine di questa esperienza, oltre ai valori che abbiamo appreso, quello che ci rimane sono i magnifici legami stretti in questi giorni che ci fanno sentire parte di una grande famiglia, che è il Msac. Non ci resta che augurarci che questa passione e questi sogni che abbiamo provato a vedere ad occhi aperti possano cambiare le nostre scuole e il nostro mondo, perché ha già cambiato il nostro modo di guardarlo!

                                                                    Saverio, Marco e Matteo