Settore Giovani

SENTI CHI PARLA 📢

Il 2018 è l’anno del Sinodo voluto da Papa Francesco sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. La Chiesa, dunque, si mette in ascolto per dare voce ai sogni, alle speranze, alle paure dei ragazzi.
Durante il weekend dell’1/2/3 giugno a Drapia (VV) hanno “parlato” 21 giovani della diocesi di Cosenza – Bisignano che, tra risate e tramonti mozzafiato, si sono interrogati su tematiche a loro molto vicine, accompagnati dalle riflessioni di Don Antonello Gatto e dalla figura di Giovanni il Battista (voce di uno che grida nel deserto).  Credere – appartenere – riconoscersi i tre verbi su cui hanno ragionato inizialmente, raccontando qualcosa di sé agli altri. La discussione si è poi spostata su argomenti “caldi” e attuali quali il lavoro, la povertà, l’impegno civile e la diversità, originando confronti, spunti interessanti e idee differenti. L’attività finale, invece, unendo le precedenti ha permesso di generare proposte concrete per arrivare alla costruzione di un mondo migliore partendo dalle piccole cose e dal quotidiano.
Come giovani di Azione Cattolica siamo chiamati a metterci in cammino, ad essere coraggiosi, a reagire all’indifferenza e alle ingiustizie che ci circondano, a “non lasciarci anestetizzare l’anima”, a non fermarci alla superficie delle cose, a sentirci responsabili di tutto e di tutti, a non demordere e a puntare in alto, senza mai svendere o rinunciare ai grandi ideali che ciascuno di noi ha nel cuore.
L’invito che dobbiamo accogliere è quello di mantenere lo stile cristiano anche fuori dalle salette ed essere giovani che non gettano la spugna alla prima difficoltà, che non si arrendono ancor prima di provarci; giovani che si impegnano, che rischiano; giovani tutt’altro che tristi o annoiati, capaci di sognare e di portare avanti i propri sogni, capaci di costruire ponti e abbattere muri.

*Ci impegnamo perchĂ© non potremmo non impegnarci. C’è qualcuno o qualche cosa in noi, un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia, piĂą forte di noi stessi. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore. Si vive una volta sola e non vogliamo essere “giocati” in nome di nessun piccolo interesse.*