ACRFormazione

Amare e far amar Gesù

Il pomeriggio del 12 Aprile 2015 si è tenuto un incontro con la responsabile nazionale dell’ ACR, Teresa Borrelli, la quale in maniera amichevole, concreta e coinvolgente ha parlato ad un numero significativo di educatori ACR della nostra diocesi.

Si è immediatamente focalizzata l’attenzione sul bisogno di verificare il cammino che la Chiesa italiana sta compiendo in ordine alla catechesi e di capire come l’Azione Cattolica recepisca gli orientamenti per l’annuncio e la catechesi per tenersi al passo. È inoltre necessario capire le modalità con cui l’Azione Cattolica Ragazzi annuncia Gesù ai più piccoli e si costituisca come effettivo cammino di iniziazione cristiana.

È seguito  un breve excursus, a partire dalle novità apportate dal concilio Vaticano II per quanto concerne, quindi, l’impianto ecclesiale e lo svecchiamento del catechismo. Quest’ultimo infatti ha subito il passaggio da natura puramente dottrinale a guida per la vita cristiana.  La responsabile ha tenuto a precisare alcuni punti salienti per il cammino ACR. Il cammino che si fa in parrocchia deve essere considerato in termini di educazione e crescita nella fede, ma allo stesso tempo non si deve dimenticare la sua valenza formativa per la vita di ogni bambino che deve essere affiancato dalla figura dell’educatore. Gli educatori hanno ricevuto una chiamata che va onorata con l’impegno, l’umiltà di riconoscere i propri limiti e soprattutto parlando a Gesù dei bambini prima di parlare ai bambini di Gesù. La Borrelli ha ulteriormente chiarito come il cammino non sia unicamente atto al raggiungimento delle tappe sacramentali, ma abbia un ruolo molto più profondo.

Infine sono stati messi in luce i punti di forza del cammino ACR:

– il cammino deve seguire la logica dell’itinerario (il quale puo’ essere condotto senza l’uso pedissequo della guida, ma con apertura sincera ai ragazzi).  È giusto che i bambini capiscano da dove si inizia e come si prosegue;

– il cammino si fa in gruppo e ciascuno dei componenti ha il suo valore;

– è importante educare alla bellezza dell’essere Chiesa.

Il gruppo ACR serve ad aiutare i bambini a crescere in umanità, sapienza e grazia.

Prima di ripartire la responsabile nazionale ha risposto ad alcune domande sollevate dagli educatori. I suoi consigli sono riassumibili in tre punti : la cura nella continuità dei ragazzi, il non scoraggiarsi mai, nemmeno di fronte ai casi più problematici e il doppio ruolo del responsabile che deve anche educare i genitori a preservare la fede dei propri figli.

 Chiara Politano