Associativi

La nostra storia…#FUTUROPRESENTE!”

Un’Azione Cattolica “sognante” quella che si è ritrovata al Santuario di San Francesco da Paola domenica scorsa. Un’AC sognante a partire dai sogni di ciascuno. Un’AC sognante e curiosa di ritrovarsi e riconoscersi sui passi miracolosi del Santo di Paola. Un’AC capace di camminare insieme ai suoi assistenti. Un’AC sognante e desiderosa di farsi plasmare e lasciarsi modellare dalla Parola, per impegnarsi sempre più ad essere autentica Chiesa. Un’AC capace di leggere la sua storia, facendo “memoria del futuro” senza mai volgersi indietro! Un’AC sognante nel riuscire ad accogliere sempre tutti, dal più piccolo al più grande, dal giovanissimo al giovane e dal giovane all’adulto, capace di domandarsi con Passione che associazione sogniamo e in cosa e come ci impegniamo per essere veramente #futuropresente!
Una giornata unitaria di meditazione e festa che ha visto circa 300 partecipanti, tra 12/14 di passaggio, giovanissimi, giovani e adulti provenienti dalle diverse associazioni parrocchiali, camminare insieme sui passi di Francesco!
Dopo il ritrovo iniziale, la giornata è infatti iniziata sul sentiero che passa dalle Pietre del Miracolo con un momento di meditazione personale, introdotto dal nostro assistente giovani Don Antonello, a partire dal sogno di Giuseppe (Mt 1, 18-24). Dio chiama in sogno Giuseppe e il sogno sconvolge la sua vita, il suo progetto. Ma Giuseppe decide di fidarsi di Dio, facendosi modellare dalla sua volontà. Ciascuno si è così interrogato sul suo di sogno, su quali ostacoli incontra e/o ha incontrato, e se questo nostro sogno pensiamo possa o meno realizzarsi.
Ma come può un sogno realizzarsi? Come possiamo comprendere se il nostro sogno corrisponde a quanto Dio ha pensato per noi? I luoghi vissuti dal Santo, in particolare: il Romitorio, la Grotta, la Cucchiarella, la Fornace e la Cappella delle reliquie, associati a passi del nostro Progetto Formativo, ci hanno aiutato a comprendere che lo stile del Santo di Paola, può essere anche il nostro.
Ci siamo poi ritrovati tutti insieme per celebrare la Santa Messa, introdotta dai presidenti parrocchiali che hanno attaccato su un cartellone raffigurante un vaso, le foto del proprio gruppo parrocchiale; un segno bello questo, che ci ricorda che da 150 anni, tante persone hanno deciso di mettere insieme il loro sogno e si sono lasciate modellare, creando un unico progetto! Il nostro assistente generale Don Dario, ci ha poi ricordato durante l’omelia, che questo significa essere in grado di riconoscere il Sogno che il Signore ha per noi, la nostra vocazione, e che come associazione dobbiamo essere in grado di accompagnare ciascuno a scoprirla, prendendocene cura, donando la vita, e facendo attenzione ai particolari, a quelle “piccole cose” che sembrano magari meno importanti ma che sono segno di attenzione, cura ed amore.
Pranzare insieme poi è sempre un bel segno di fraternità!…e la pioggia improvvisa ha fatto forse sì che nessuno si disperdesse per spegnere insieme le candeline sulla torta e festeggiare insieme! Chissà quali sono stati i desideri espressi per la nostra AC!!
Probabilmente qualcuno di questi desideri e sogni è stato poi condiviso nei gruppi di lavoro del pomeriggio, dove in maniera unitaria, ciascuno ha espresso quale è il proprio sogno targato AC e come ci si debba impegnare per realizzarlo! Perché non siamo solo sognatori, ma siamo anche operai! E lo siamo ciascuno con la propria storia…così come il contest #150secondi ha mostrato! Contest che ha visto premiate più parrocchie. I “premi della critica” sono stati assegnati alla Parrocchia San Biagio V.M. di Amantea (premio “Custodi ed eredi”) ed alla Parrocchia Maria SS. Del Carmelo di Marano Marchesato (premio “Ci metto la faccia”), mentre il premio social è stato assegnato alla Parrocchia di San Pietro Apostolo di Campora. Il premio #futuropresente, vincitore del contest, è andato alla Parrocchia di San Giacomo Maggiore di Fuscaldo, che con un video semplice che ha coinvolto tutti (ragazzi, giovani e adulti) ha fatto sorridere chiunque lo abbia visto!
Abbiamo infine concluso, con la visione dell’ultima parte del docufilm dedicato a Luigi Intrieri, dove la figlia Maria ha raccontato lo stile con cui Luigi ha vissuto tutta la sua vita. Uno stile rigoroso, ma capace di non pesare sugli altri. Uno stile contagioso, di chi silenziosamente semina e che alla fine porta molto frutto. Uno stile di santità nel quotidiano, di cui dobbiamo fare memoria grata e di cui Papa Francesco ci parla nella sua ultima esortazione apostolica. Proprio da Gaudete et Exsultate, l’assistente dell’ACR Don Giampiero, ha preso spunto per la preghiera finale, ricordandoci che il malumore non è un segno di santità e che la gioia cristiana è accompagnata dal senso dell’umorismo, come era evidente in San Tommaso Moro, di cui abbiamo recitato la preghiera che il Santo Padre ci ha consigliato:
“Dammi, Signore, una buona digestione, e anche qualcosa da digerire. Dammi la salute del corpo, con il buon umore necessario per mantenerla. Dammi, Signore, un’anima santa che sappia far tesoro di ciò che è buono e puro, e non si spaventi davanti al peccato, ma piuttosto trovi il modo di rimettere le cose a posto. Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa tanto ingombrante che si chiama “io”. Dammi, Signore, il senso dell’umorismo. Fammi la grazia di capire gli scherzi, perché abbia nella vita un po’ di gioia e possa comunicarla agli altri.”

Donaci Signore, un’AC gioiosa e Santa. Donaci Signore, un’AC sognante ed operaia!