MSAC

A SCUOLA DI DEMOCRAZIA! – November Fest 2.0

Anche quest’anno, il Movimento Studenti di Azione Cattolica ritorna ad interrogare il mondo degli studenti delle scuole superiori su tematiche attuali, cercando di proporre nuove idee su questioni che, oggi più che mai, hanno grande importanza.
Sulla scia del Movimento nazionale, che ha deciso di concentrarsi per quest’anno sul tema della partecipazione democratica nel mondo della scuola, il MSAC della diocesi di Cosenza-Bisignano si è riunito il 26 novembre al liceo scientifico “Pitagora” di Rende per conoscere meglio l’argomento, che raramente si approfondisce e di cui gli studenti spesso non hanno grande consapevolezza, anche attraverso gli ospiti del MLAC che sono venuti a trovarci e che ci hanno resi partecipi del punto di vista del mondo degli adulti.
La discussione, che ha seguito le riflessioni avviate nell’incontro di settembre in cui tramite dei “consigli d’Istituto” improvvisati ci siamo resi conto delle difficoltà a cui si va incontro negli organi collegiali della scuola italiana, è partita stavolta da spunti tratti dal mondo del cinema, della musica e anche dal diritto. Scene tratte da I Cento Passi, insieme alle note di Gaber e agli articoli dello Statuto Delle Studentesse E Degli Studenti, hanno ispirato un dibattito ricco e approfondito su questioni spinose: quanto è importante partecipare alla vita della scuola? Soprattutto, quanto è difficile? Ci sentiamo pronti a farlo o preferiamo non esporci?
Dalle parole degli studenti è emersa certamente una grande voglia di essere parte integrante della comunità scolastica e di vivere pienamente l’esperienza tra i banchi di scuola, che non è solo un susseguirsi di compiti e interrogazioni, ma una vera e propria società, in cui ognuno ha un ruolo ben preciso.
Si è discusso anche dell’importanza degli organi collegiali, alla creazione dei quali il MSAC partecipò negli anni ’70: senza di essi, la scuola non è che un rigido luogo istituzionale, ma grazie al contributo di tutte le sue componenti diventa un luogo pieno di vita, opinioni, idee. Per questo è importante conoscerli e sapere quali sono i loro compiti e funzioni, il modo in cui vengono creati e in cui operano.
Ma la domanda più difficile di tutte, in un dibattito sulla partecipazione proficuo come quello che abbiamo tenuto, è stata forse questa: in una società democratica come quella della scuola, quanto è importante il ruolo di una guida, di un capo, quale può essere un rappresentante d’istituto?
La risposta sta nel trovare il giusto equilibrio tra le parti: devono essere gli studenti ad indirizzare il lavoro dei loro rappresentanti, che devono invece sentirsi al servizio della comunità dei ragazzi, e non esecutori della loro esclusiva volontà. La scuola non ha bisogno di leader, di figure carismatiche che sappiano plasmare le volontà degli studenti. Non c’è bisogno di ergersi al di sopra degli altri, ma di stare insieme a loro e cercare insieme le soluzioni migliori.
Una “buona scuola” è una scuola in cui partecipano tutti. Una scuola che sa interrogarsi e mettere al centro le opinioni di tutti, indistintamente, per trovare insieme le soluzioni ai tanti problemi che la affliggono: il MSAC lo sa, e lavorerà sempre per questo.

Rosario Cambrea